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Lega Pro, Arturo Di Napoli condannato a quattro anni di squalifica
di Redazione | 01/02/2016 | SPORT
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Arturo Di Napoli
Pesante tegola in casa Messina. L’allenatore Arturo Di Napoli è stato infatti condannato oggi a quattro anni di squalifica e ad un’ammenda di 35mila euro dalla Sezione Disciplinare del Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Sergio Artico, in seguito ai deferimenti del 4 novembre scorso sanciti dal procuratore federale a carico di 52 persone e 28 società sportive con l’accusa di associazione finalizzata alla commissione di illeciti, nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse denominata Dirty Soccer. A Di Napoli, su cui pendeva una richiesta di squalifica di 3 anni e 6 mesi e 50mila di ammenda + 6 mesi ed altri 10mila euro per l’aggravante per la violazione di illecito sportivo aggravato, viene contestata la responsabilità oggettiva relativamente ad una presunta combine della gara L’Aquila-Savona del 23 novembre 2014 (Campionato di Lega Pro-girone B). Secondo la ricostruzione della Procura Federale, l’alterazione della gara sarebbe stata organizzata da Ercole Di Nicola, all’epoca dei fatti responsabile Area tecnica de L’Aquila, con l’ausilio dell’allenatore del Savona Arturo Di Napoli e del suo collaboratore Massimiliano Solidoro; in particolare Di Nicola, secondo l’accusa, coinvolse soggetti interessati a finanziare la combine e prese contatti con Di Napoli per alterare il risultato della gara. Il tecnico milanese, difeso nel processo dagli avvocati Giovanni Villari, Antonio Fazio e Mattia Grassani, avrebbe invece contribuito a far realizzare la vittoria de L'Aquila grazie a calciatori rimasti non identificati: da qui la condanna per illecito sportivo con sanzione aggravata. Nel corso dell’inchiesta sono state acquisite anche le telefonate intercorse tra Di Napoli e Di Nicola: la gara incriminata si concluse a favore dell’Aquila Calcio Srl, risultato che secondo l’accusa era stato concordato dalle parti. L'Acr Messina: "Vicini ad Arturo, artefice della rinascita calcistica della città"
Dopo la pubblicazione della sentenza l’Acr Messina ha diramato un comunicato ufficiale: “Nel prendere atto del dispositivo emesso in data odierna dal TFN, la società avverte l’assoluta necessità di rivolgere un pensiero ad Arturo Di Napoli che resta, in modo indelebile, uno dei principali artefici della rinascita calcistica della nostra città con la speranza che possa chiarire la sua posizione in sede di Appello. L’Acr Messina coglie l’occasione per rendere noto che è stato convocato un Consiglio d’amministrazione, che si terrà nelle prossime ore, per adottare le necessarie deliberazioni inerenti la guida tecnica della prima squadra”. Di Napoli, infatti, in seguito al verdetto di oggi, non potrà allenare la squadra, affidata adesso al suo vice Lello Di Napoli.