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Lega Pro. Cosenza-Messina, la carica dei 200
di Carmelo Micalizzi | 07/11/2014 | SPORT
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Parola d’ordine: attenzione. Dopo la sfortunata sconfitta di appena sei giorni fa al San Filippo con il Foggia, il Messina è chiamato a far punti al "San Vito" di Cosenza, lì dove i giallorossi non riescono a vincere dal 1976: era il 17 ottobre quando la formazione peloritana si impose per 1-2 sui silani in rimonta. I siciliani riuscirono a fare risultato anche nella gara di ritorno nel marzo del ’77, conquistando due vittorie nel doppio confronto che a fine stagione si riveleranno vane: l’ultimo posto a braccetto proprio con il Cosenza decretò infatti retrocessione in serie D.
A distanza di 38 anni, Messina e Cosenza si ritrovano dunque a lottare per la salvezza, ancora una volta in terza serie. La formazione allenata da mister Grassadonia è in netta crescita e la sconfitta nell’ultimo turno casalingo è stata accolta con amarezza ma senza troppa preoccupazione, vista la prestazione sopra la media e il pareggio sfiorato nel finale da un’incornata di Bjelanovic che ha però dovuto fare i conti con un estremo difensore sicuramente in giornata di grazia. Il tecnico salernitano ha dichiarato in settimana di aspettarsi una gara nervosa, da affrontare con molta attenzione senza però rinunciare al gioco, sfruttando al massimo gli episodi che si potranno presentare nel corso del match, vista anche la possibilità di disputare l’incontro su un terreno di gioco reso pesante dal maltempo che tuttora imperversa sulla penisola. Tra i convocati non figurano ancora una volta i due centrali di difesa Enrico Pepe e Altobello, entrambi out per infortunio, oltre agli esclusi Gaeta, Cane e Stampa.
Più difficile la situazione in casa Cosenza: i rossoblu sono reduci dalla sconfitta di Lecce, dove a sedere sulla panchina silana è stato per la prima volta mister Giorgio Rosselli, subentrato da appena dieci giorni a Roberto Cappellacci, reo di aver portato a casa in dieci giornate appena sette punti, frutto di una vittoria (in trasferta) e quattro pareggi. Nonostante il cambio in panchina, i calabri ha raccolto ancora una volta una sconfitta per 1-0, uscendo comunque a testa alta dal “Via del Mare” di Lecce, disputando un buon match e presentando alcune novità, come la difesa a tre nel nuovo 3-4-2-1 di Rosselli. Si attendono ulteriori trasformazioni dunque nella formazione di domani, quando una buona cornice di spettatori chiamati a raccolta dal patron Guarascio inciterà la squadra di casa, all’esordio tra le mura amiche, sotto la guida del nuovo tecnico.
A dirigere la gara sarà il Giuseppe Strippoli di Bari, portafortuna per il Messina: con lui una vittoria in casa per 2-1 con la Valle Grecanica e una in trasferta, ad Agropoli per 0-1, entrambe in serie D. Curiosità: l’arbitro Strippoli fu autore di un grossolano errore il 7 ottobre di due anni fa in occasione del match Matera-Ischia, non concedendo ai padroni di casa un gol sugli sviluppi di un corner. La gara fu poi vinta dagli ospiti con la rete decisiva di Elio Nigro, oggi in casacca giallorossa. Sempre Strippoli ha inoltre esordito nella serie cadetta, in occasione di Pescara – Carpi dello scorso 25 ottobre, rendendosi protagonista di un’ottima direzione di gara: ha infatti sostituito al minuto 27’ l’arbitro Riccardo Pinzani di Empoli, costretto a fermarsi per un problema al tendine d’achille, facendo così la prima apparizione in serie cadetta.
Appuntamento dunque sabato alle 15, quando il Messina supportato da almeno 200 tifosi, farà la sua apparizione al “San Vito” di Cosenza.