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Lega Pro. Il Messina capitola anche a Foggia: sesta sconfitta consecutiva
di Carmelo Micalizzi | 15/03/2015 | SPORT
di Carmelo Micalizzi | 15/03/2015 | SPORT
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Il Messina non fa più punti. Il 25 gennaio, nel giorno del derby con la Reggina, i giallorossi portavano a casa l’ultima vittoria; il 7 febbraio l’ultima gara in cui la formazione del patron Lo Monaco andava a punti, in uno scialbo 1-1 nello scontro diretto con la Paganese. Da lì in poi il buio. I peloritani non riescono più a ritrovare se stessi e nella 30esima giornata del campionato di Lega Pro, girone C, capitolano anche al “Pino Zaccheria” di Foggia subendo il passivo di 2-0, ma soprattutto non riescono mai a pungere in avanti. La classifica si fa sempre più difficile: il Messina scivola in 18esima posizione sempre con 25 punti, in piena zona playout. Unica azione degna di nota, il rigore reclamato da Orlando in area per un tocco di mano di Potenza. Per il resto solo Foggia, con i calciatori in casacca rossonera cinici al punto giusto e in grado di trasformare in gol le poche occasioni nitide create, prima di amministrare la partita senza mai andare in affanno contro un Messina spento e quasi rinunciatario, che in porta non ha mai tirato. Primo tempo dai ritmi blandi. Il Messina scende in campo ordinato e in avvio concede poco ai padroni di casa che si rendono pericolosi con una conclusione che Nigro devia in corner. Al 19’ Quinto lancia Sarno che fa sponda ma la retroguardia giallorossa è attenta e spazza. I ragazzi di Di Costanzo ci provano in contropiede, senza però rendersi mai pericolosi dalle parti di Narciso. Alla mezz’ora si fa male Spiridonovic, il migliore tra gli ospiti, che lascia il campo a Donnarumma. Passa qualche minuto e l’ennesima dormita difensiva causa il gol dei satanelli, che arriva alla prima vera occasione a dieci minuti dal 45’: corner di Miguel Angel per Minotti, sponda per Sarno che calcia un rigore in movimento tutto solo infilando Berardi per il gol dell’1-0. I biancoscudati pagano la prima vera disattenzione di una ordinata prima frazione. Al 40’ il Messina si affaccia in area con Orlando che controlla una sponda di Damonte e viene fermato da un tocco di mano di Potenza; le proteste sono veementi, ma per il direttore di gara è solo corner. L’ultima occasione è del Foggia, con una conclusione telefonata di Angelli al 43’. Al rientro negli spogliatoi il Foggia va subito in doppio vantaggio (48’): Sarno triangola con Agnelli che gli dà la palla in area, la sua conclusione è deviata e termina sotto la traversa. Al 50’ Iemmello conclude da posizione defilata e Berardi mette in angolo. Da qui in poi i pugliesi amministrano il vantaggio senza mai andare in affanno contro un Messina senza una vera idea di gioco, impreciso e soprattutto nettamente inferiore sul piano fisico. Al 60’ Bonanno recupera un buon pallone sulla fascia e penetra in area di rigore mancando l’ultimo passaggio e sprecando un’ottima occasione. Il Foggia continua a gestire con estrema calma e senza pungere ma i giallorossi non appaiono in grado di impensierire i padroni di casa: l’unica conclusione verso la porta del Foggia è di De Paula a 10’ dal termine, ma l’attaccante Brasiliano non centra la porta. Finisce con un colpo di testa di Orlando, dopo tre di recupero, un match noioso e privo di spunti. Prossimo appuntamento sabato 21 marzo al “San Filippo”, contro un Cosenza galvanizzato dalla vittoria casalinga con il Lecce e sempre più vicino alla salvezza diretta. Per il Messina, invece, si prospettano i playout ormai sempre più vicini. TABELLINO FOGGIA – MESSINA 2 - 0 Reti: 35’, 49’ Sarno MESSINA (4-4-2): Berardi, Rullo, Altobello, Pepe, Nigro, Damonte, Izzillo, Spiridonovic (29’ Donnarumma), Bonanno (81’ Mancini), Orlando, Corona (65’ De Paula). A disposizione: Scardino, Sciotto, D’Angelo, Bortoli. All.: Nello Di Costanzo Ammoniti: Orlando, Izzillo (M)
Debutto difficile per la formazione peloritana alla prima sotto la guida tecnica di Nello Di Costanzo. Senza Iuliano, Marin e Benvenga assenti per infortunio e Stefani, Silvestri, Cane e Ciciretti squalificati, la squadra è chiamata all’impresa al “Pino Zaccheria” di Foggia, per non perdere l’ultimo treno verso una già difficile salvezza diretta. Ancora una volta è Berardi a difendere i pali con l’inedita coppia di centrali difensivi Nigro-Pepe e i terzini Altobello e Rullo; sulla mediana Izzillo e Damonte mentre sugli esterni spazio e Spiridonovic a sinistra e Bonanno a destra; in avanti Corona e Orlando.
FOGGIA (4-3-3): Narciso, Loiacono, Bencivenga, Agnelli, Potenza, D’Angelo, Minotti (61’ D’Allocco), Quinto, Iemmello, Miguel (74’ Cavallaro), Sarno (88’ Sicurella). A disposizione: Micale, Grea, Bollino, Leonetti. All.: Roberto De Zerbi.
Arbitro: Dario Melidoni di Frattamaggiore
Recupero: 2’ pt, 3' st