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Lega Pro. Il Messina sprofonda in casa tra i fischi
di Carmelo Micalizzi | 01/03/2015 | SPORT
di Carmelo Micalizzi | 01/03/2015 | SPORT
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La curva vuota dopo la protesta dei tifosi
Arriva ancora una sconfitta per il Messina, che nella 27esima giornata del girone C della Lega Pro viene travolto 3-0 in casa dalla Juve Stabia. Ad appena undici giornate dalla fine del campionato, gli uomini di Grassadonia si imbattono nell’ennesima débâcle, rimanendo così impelagati in piena zona play-out con 25 punti, con il rischio di vedersi allontanare l’ultimo posto disponibile per la salvezza diretta, occupato ora dal Melfi, che sarà impegnato nella gara interna con il fanalino di coda Aversa, appena un turno prima dello scontro diretto decisivo al “San Filippo” nel turno infrasettimanale dell’11 marzo. Messina che incassa a freddo il gol dalla Juve Stabia, ancora una volta causato da un intervento sciagurato di Rullo in area e, a dispetto di una buona reazione, non riesce ad andare in gol, ma anzi subisce le sortite dei campani che hanno avuto vita fin troppo facile. Tanta rabbia e delusione tra i tifosi, che per gran parte della seconda frazione hanno contestato la squadra girando le spalle alla partita, fischiando e intonando un sonoro “vergognatevi” fino alla scelta senza precedenti di gran parte dei supporter, che a dieci minuti dal termine hanno deciso di abbandonare la curva. Silenzio alternato da fischi da parte dei pochi rimasti. Nel Messina debutta tra i pali Berardi al posto dello squalificato Iuliano. Solita linea difensiva a quattro con unica novità il rientrante Enrico Pepe a prendere il posto di uno Stefani sicuramente da rivedere nelle ultime uscite. A centrocampo tornano Damonte e Izzillo supportati da Ciciretti; in avanti tridente Orlando-Corona-Spiridonovic. Al rientro la Juve Stabia sfiora il terzo gol dopo appena tre minuti, quando Di Carmine pesca in area un dimenticato Nicastro che al volo colpisce il palo. Al 7’ Corona imbeccato in area da Izzillo incrocia con il sinistro ma viene murato in corner con gli ospiti che sprecano sulla ripartenza. Ci prova Orlando ma la manovra è confusa e priva di spunti e i giallorossi non riescono a scardinare la difesa campana. E proprio su una ripartenza i gialloblù la chiudono con Nicastro che partito centralmente calcia dal limite con il sinistro spedendo il pallone in fondo al sacco e sancendo la definitiva disfatta peloritana. Contestazione dalla curva Sud, con cori di protesta nei confronti della squadra in palese confusione. Per alcuni minuti i tifosi si rifiutano di seguire il match girando le spalle alla partita, così come avvenne un anno fa nella gara interna con il Lamezia, fino ad abbandonare lo stadio al minuto 82’. TABELLINO
Avvio shock per i giallorossi, che già al 3’ vanno nel pallone rischiando di subire lo svantaggio: Di Carmine scappa alle spalle di Altobello e si presenta davanti a Berardi che si oppone con un grande intervento: sulla respinta Nicastro, disturbato, mette alto. É il preludio al gol che arriva poco dopo, ancora una volta su un errore di Rullo, proprio come avvenuto a Lecce appena sette giorni fa. Il terzino peloritano prima cicca un banale controllo in area e poi atterra Gammone che si era avventato sulla palla vagante, causando il penalty che Di Carmine trasforma centralmente per l’1-0.
I siciliani provano a reagire ma sono imprecisi negli ultimi sedici metri e falliscono il pari per due volte, con Orlando che dall’interno dell’area prima non centra la porta e poi si fa respingere la conclusione a rete da Migliorini. Ma sono ancora i campani a mettere i brividi ai padroni di casa per due volte, sempre con lo scatenato Di Carmine, che prima approfitta di un liscio di Rullo e si presenta davanti a Berardi scucchiaiando il pallone sull’esterno della rete (22’) e poi, lanciato a rete sfida Pepe nell’uno contro uno in area provando ancora la palombella che stavolta, però, si stampa sulla traversa (24’). Gli ospiti scompaiono dal campo e i giallorossi cercano la via del pareggio con le giocate degli esterni, ma è una fiammata di Corona a cinque minuti dall’intervallo a svegliare la Juve Stabia: il bomber di Cinisi si accentra al limite dell’area e dopo aver fatto fuori due avversari calcia trovando il provvidenziale muro di Migliorini a salvare la porta. Nel recupero la doccia gelata: scambio al limite tra Di Carmine e Gammone, che si ritrova la palla tra i piedi al limite dell’area piccola e a difesa immobile infila Berardi pochi istanti prima che il direttore di gara mandi le due squadre negli spogliatoi. Fischi dalla Sud.
Al fischio finale è 3-0 con la formazione di Castellammare che ha anche il tempo di colpire la traversa con il neo entrato Bombagi prima di amministrare con estrema calma il finale del match.
Prossimo appuntamento a Lamezia fra una settimana, dove il Messina sarà chiamata alla vittoria esterna che manca dal derby dello Stretto di settembre e che appare, adesso più che mai, una vera impresa.
MESSINA – JUVE STABIA 0 - 3
Reti: 8’ Di Carmine (rig.), 47’ pt Di Carmine, 71’ Nicastro.
MESSINA (4-3-3): Berardi, Cane, Altobello, Pepe, Rullo, Izzillo (84’ Bortoli), Damonte, Ciciretti (76’ Nigro), Spiridonovic (46’ De Paula), Corona, Orlando. A disposizione: Scardino, Silvestri, Bonanno, Bortoli, Stefani. All.: Gianluca Grassadonia.
JUVE STABIA (4-3-3): Pisseri, Romeo (81' Cancellotti), Contessa, Burrai, Polak, Migliorini, Nicastro, Jidayi (74’ Bombagi), Di Carimine, La Camera (67’ Caserta), Gammone. A disposizione: Santurro, Carrozza, Lepiller, Gomez. All.: Giuseppe Pancaro.
Arbitro: Saverio Pellegatti di Arezzo
Ammoniti: Pisseri, Contessa (J), Altobello, Corona (M)
Recupero: 1’ pt, 3’ st