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Lega Pro. Messina: ora o mai più
di Carmelo Micalizzi | 14/11/2014 | SPORT
di Carmelo Micalizzi | 14/11/2014 | SPORT
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Grassadonia c’è, il Messina pure. A questo punto è vietato sbagliare e domani servirà una vittoria oltre che una prestazione convincente per i giallorossi, che dopo le due batoste casalinghe con Matera e Casertana hanno avviato un percorso di crescita non indifferente conquistando nove punti in sei partite, evidenziando comunque una certa difficoltà a costruire gioco offensivo con il risultato di appena una rete su rigore nelle ultime cinque gare. Un segnale forte arriva da parte del tecnico salernitano, che per la gara con l’Aversa Normanna ha convocato l’intera rosa ad eccezione dei tre infortunati Marin, Enrico Pepe e Altobello. In settimana è stato provato il 3-5-2 e sebbene sembri la soluzione meno gettonata, c’è comunque la possibilità, a detta di Grassadonia, di vedere il rientrante Nigro o Donnarumma centrali, ad affiancare l’inamovibile Stefani e Silvestri orfani ormai da settimane dei due compagni di reparto. Il tecnico salernitano non ha tuttavia voluto dare punti di riferimento sulla squadra che domani affronterà i casertani, accennando appena la situazione del reparto offensivo per il quale potrebbe affidarsi sin dai primi minuti a Bjelanovic , che sta lentamente recuperando lo stato di forma dopo il lungo infortunio, e l’ex di giornata Luca Orlando, che cerca il ritorno al gol quaranta giorni dopo la vittoria casalinga con il Lecce.
Non tira buona aria in casa Aversa: l’ultimo posto con cinque punti, con ancora nessuna vittoria e i titoli di peggior difesa e secondo peggior attacco non lasciano ben sperare per la trasferta siciliana. Unica nota positiva il cambio al comando con l’arrivo della vecchia conoscenza Sasà Marra (per lui 104 presenze fra C2 e B in quattro anni in riva allo Stretto). Dall’arrivo del nuovo tecnico, però, i granata non sono riusciti a invertire la rotta guadagnando appena un punto nella trasferta di Reggio Calabria e perdendo i difficili confronti con Benevento e Lecce tra le mura amiche.
Appuntamento a sabato alle 17, quando i riflettori torneranno ad accendersi al San Filippo come non succede ormai dal 2 dicembre di due anni fa, con il Messina che stendeva un tenace Savoia all’ultimo respiro con un gol di Corona sotto il diluvio. Ad arbitrare la gara il signor Bertani di Pisa: un tabù da sfatare per i biancoscudati, visto che sotto la sua direzione sono arrivate tre sconfitte in altrettante partite, tutte fuori casa. Sarà fondamentale vincere in chiave salvezza, approfittando magari di uno scivolone delle squadre in coda: questa sera il Savoia sarà impegnato nella difficile trasferta di Matera e la Reggina ospiterà una lanciatissima Salernitana; il Cosenza invece farà la sua apparizione domani nel derby con il Lamezia, mentre l’Ischia domenica farà visita alla Lupa Roma.