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Lega Pro. Messina sterile a Cosenza, 0-0 e tanti rimpianti
di Carmelo Micalizzi | 08/11/2014 | SPORT
di Carmelo Micalizzi | 08/11/2014 | SPORT
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Ancora uno 0-0 tra Messina e Cosenza. Dopo gli ultimi due pareggi a reti bianche della scorsa stagione, giallorossi e rossoblu non si fanno male e dividono il bottino al termine di una gara accesa, specialmente nel corso della prima frazione, e giocata con grande spirito di sacrificio da entrambe le compagini nel match valevole per la 12esima giornata del campionato di Lega Pro, girone C. Nella ripresa pronti-via il Cosenza prova a prendere in mano il pallino del gioco spingendosi in avanti, ma la formazione di casa riesce a rendersi pericolosa solo da palla inattiva sfruttando due calci di punizione da posizione decentrata. Il Messina arretra e si chiude bene provando a ripartire. E’ clamorosa l’occasione che capita sui piedi di Orlando, che ruba il pallone all’estremo difensore Ravaglia e da posizione defilatissima calcia in porta trovando solo l’esterno della rete. Grassadonia toglie un Corona non particolarmente brillante al 55’ concedendo spazio a Bjelanovic, ma la partita non cambia. I silani non riescono a sfondare centralmente e si affidano ai cross dagli esterni ma il Messina non va particolarmente in affanno, anzi va ancora vicino al vantaggio con il neo entrato Nigro (72’) che dalla distanza mette i brividi a Ravaglia. Nel finale la formazione ospire spinge e si rende pericolosa con lo stesso Nigro prima e con Orlando poi prima del forcing finale dei rossoblù di casa che non riescono tuttavia a pungere. Al 96’ De Angelis ci prova su punizione ma il suo destro si spegne sulla barriera. Il fischio finale del sig. Strippoli di Bari, autore di un’ottima direzione di gara, sancisce il terzo 0-0 di fila tra Messina e Cosenza. Prossimo appuntamento fra sette giorni al San Filippo, quando il Messina ospiterà l’Aversa Normanna, fanalino di coda. TABELLINO COSENZA (4-3-1-2): Ravaglia, Ciancio, Tedeschi, Magli, Sperotto, Formito, Corsi (59’ Arrigoni), Caccetta (73’ De Angelis), Alessandro (53’ Criaco), Cori, Calderini. A disposizione: Saracco, Blondett, Zanini, Cesca. Allenatore: Giorgio Roselli. MESSINA (4-3-3): Iuliano, Benvenga, Silvestri, Stefani, Donnarumma, Damonte, Bucalo, Izzillo (73’ Nigro), Pepe, Corona (56’ Bjelanovic), Orlando. A disposizione: Lagomarsini, Marin, Bortoli, Paez, De Bode. Allenatore: Gianluca Grassadonia. Arbitro: Strippoli di Bari Ammoniti: Damonte, Bucalo, Stefani (M) Recup.: 1’ pt, 6’ st
Il tecnico Grassadonia conferma la linea difensiva a quattro che ha affrontato il Foggia, con Silvestri e Stefani centrali, Benvenga a destra e Donnarumma a sinistra a protezione della porta di Iuliano; centrocampo a quattro con Bucolo e Damonte interni e Pepe e Izzillo a spingere sugli esterni a supporto della coppia d’attacco Orlando-Corona. Per il Cosenza di mister Rosselli difesa a tre con Magli, Tedeschi e Ciancio davanti l’estremo difensore Ravaglia; linea mediana a quattro con Sperotto, Corsi, Caccetta e Fornito; in avanti Alessandro in posizione di trequartista dietro le due punte Cori e Calderini.
Le squadre si affrontano a viso aperto dando vita a una prima frazione vivace e ricca di occasioni. La formazione ospite prova a tenere il baricentro alto fin dai primissimi minuti trovando sulla sua strada un Cosenza a trazione anteriore incapace però di materializzare i cross degli esterni anche per merito di uno Iuliano quasi impeccabile sulle uscite alte. L’occasione più importante dei primi 45’ capita però al Messina, che si guadagna un calcio di rigore quando all’11’ Sperotto atterra Benvenga in area: dal dischetto va Corona che però calcia centrale e Ravaglia, già in caduta, si salva con i piedi. Il Messina accusa il colpo e concede ai silani una buona opportunità al 20’, con Fornito che calcia da fuori: sulla respinta corta di Iuliano si avventa Cori che però calcia ancora addosso al portiere giallorosso in uscita. I binacoscudati ritornano nella metà campo rossoblù sfiorando il vantaggio con un destro di Bucolo da fuori. Ma proprio quando gli uomini di Grassadonia provano a prendere in mano la partita, è il Cosenza a mancare clamorosamente il gol del vantaggio al 37’, con Calderini che riceve un pallone in area piccola e calcia quasi a botta sicura trovando Iuliano a salvare clamorosamente la porta: la respinta finisce sui piedi dello stesso Calderini che riesce a concludere ancora a rete trovando Iuliano e Stefani a immolarsi sulla linea per ben due volte prima che la palla termini in corner. Superato lo spavento il Messina si porta ancora in avanti: l’ultima occasione è per Damonte che calcia abbondantemente fuori prima del duplice fischio che manda le squadre negli spogliatoi.
COSENZA - MESSINA 0 – 0