Giovedì 18 Aprile 2024
Dalla Filodrammatica del 1906 ai


Le compagnie teatrali di S. Teresa

di Salvatore Coglitore | 07/06/2013 | STORIA

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La compagnia della parrocchia Madonna del Carmelo

Grazie agli articoli apparsi sul quotidiano “Giornale di Sicilia” di Palermo, sul quindicinale “La Scintilla” di Messina e sul quindicinale “La Gazzetta Teatrale” di Catania siamo venuti a conoscenza che, nell’ottobre del 1906, a S. Teresa di Riva veniva fondata la prima compagnia teatrale. Sicuramente fu tra le prime compagnie di tutta la riviera e ciò ci fa capire il grado di civiltà e di cultura che c’era allora. Il luogo dove si svolgevano le recite e, negli anni a venire, le proiezioni cinematografiche, era un fabbricato sito al centro di S. Teresa e precisamente in via del Lavoro, angolo via Lungomare (a destra scendendo, oggi fabbricato del dott. Angelo Garufi). Gli articoli ci danno notizia degli attori partecipanti e della prima commedia messa in scena; tra i fondatori, oltre che Francesco Paolo Caminiti (sindaco di S. Teresa dal 1889 al 1904 e figlio di Giuseppe, padre dell’autonomia santateresina) c’era l’eminente storico casalvetino, residente a S. Teresa in via Salita Stazione, Domenico Puzzolo Sigillo (già direttore dell’Archivio di Stato di Messina). Al momento non abbiamo notizie per quanto tempo durò la suddetta compagnia, sappiamo però che negli anni Trenta esisteva una compagnia teatrale della Parrocchia Madonna del Carmelo (vedi foto del 1934) che durò fino agli anni Sessanta. Nel 1967 venne fondata la compagnia “Nino Martoglio” di Pippo Carella e poi ancora quella di Vittorio Bruno, la “Compagnia Piccoli Attori Siciliani" che debuttò del 1995 e durò fino al 2005 circa. Oggi a S. Teresa, l’unica compagnia teatrale esistente è quella de “I Marinoti” fondata nel 2002 da Annarita Fittaiolo. L’ultima, amara, considerazione è che oggi, ad oltre 100 anni di distanza della nascita del primo teatro, a S.Teresa manca uno spazio dove si possano svolgere delle rappresentazioni teatrali, organizzare conferenze, mostre ed altro ad un certo livello.Ecco l’articolo integrale del pezzo apparso su “La Gazzetta Teatrale” di Catania, che si conclude con una considerazione sui partiti politici del tempo, talmente attuale che sembra scritto oggi.


Santa Teresa di Riva, 7 ottobre 1906 - Ed eccomi a scrivere da Santa Teresa di Riva, l’ameno villaggio che si rispecchia sulle placide (quando non sono furiosamente agitate!) acque del nostro mare orientale. Un’accolta di giovinotti, studenti, professori, avvocati, farmacisti, dottori, nelle discipline d’esculapio, hanno qui, in quattro e quattro otto, messo su un teatrino e formata una filodrammatica col prezioso concorso di gentile e belle signorine e di un portento di bambina la piccola Laura, figlia del Cav. Prinzi, Ispettore nelle Ferrovie dello Stato. I cugini La Falce (professore e farmacista), Felice Giannetto, Gaetano Caminiti, Avv. Puzzolo, Vincenzo Salvadore, Farm. Palella, Prof.Giovanni Garufi, Carmelo Finocchio, D’Amore Attilio, Giuseppe e Giovannino Carpenzano, ecco i nomi che nel sesso forte si fecero grandemente ammirare ed ai quali va aggiunto quello di Domenico Garufi che nelle funzioni di suggeritore, si addimostrò infaticabile, superando tutte le difficoltà che presenta l’arte del suggerire. Nel sesso debole si distinsero le signorine, Irene e Lauretta Prinzi, e la signorina Antonietta Giannetto. Esse recitano con disinvoltura, con brio e con sentimento e non si direbbe che siano delle novelline di palcoscenico. Quella poi che ha intentato (è la parola) l’affollato uditorio è la microscopica Lauretta Prinzi: un miracolo d’intuito artistico! Il va sans dire, questa prodigiosa bambina è stata la minuscola protagonista di quel gioiello di commedia del Gallina ed ha riportato un colossale successo. Ebbe parecchi doni di valore ed una medaglia con la data della recita, gentile pensiero di tutti i soci che vollero contribuire alla spesa,e poi fiori in mazzi ed a corbeilles, e poesie ispirate dalle muse dell’avv. Puzzolo (Deus ex machina di questa filodramatica) ed al Cav. Francesco Paolo Caminiti; già Sindaco di questo comune, mio vecchio e carissimo amico, il quale, di quando in quando, sa mostrare che se gli anni scorrono ed il corpo invecchia, l’anima è sempre giovanile e la mente gagliarda. L’augurio fervido e che nel campo dell’arte non entri ……la politica ed i così detti partiti e quali invece fanno andar via (a gambe in aria) qualsiasi sodalizio artistico ed essi -i partiti – invece restano, per nostra disgrazia. (E. Saitta)

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