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Reliquie religiose: un tesoro sconosciuto da valorizzare
di Salvatore Coglitore | 24/03/2014 | STORIA
di Salvatore Coglitore | 24/03/2014 | STORIA
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É grazie al cappuccino Padre Giampietro da S. Teresa, alias Giuseppe Rigano, nato a S. Teresa di Riva nel quartiere Bucalo nel 1881 e morto a Messina nel 1950, se nel Santuario Madonna del Carmelo di S. Teresa di Riva esistono delle rare reliquie di Santi (pezzettini di vestiti, di ossa, di velo, di tunica, ect.) per lo più sconosciute ai fedeli che frequentano la chiesa. Ma andiamo con ordine. Padre Giampietro nel 1921 si trovava nel convento di Catania in qualità di vicario, dove conobbe, tra i tanti, un certo Padre Paolo Marino, che era in possesso di varie reliquie di Santi, raccolte in chiese abbandonate che stavano per essere vendute, demolite o abbandonate. Così Padre Giampietro si permise di chiederne alcune e padre Marino gli rispose: “Gliele dò ma ci vogliono le teche adatte per incastonarle!”. Padre Giampietro si mise subito all’opera e scrisse a Roma, al Procuratore dell’Ordine dei Cappuccini, il quale a poco prezzo gliele inviò. Così, fu lo stesso Padre Marino che incastonò personalmente nelle teche le varie reliquie e si interessò pure di far fare le autentiche presso la Curia di Catania, facendole timbrare e firmare dal cardinale ogni singolo pezzo. Già nel 1912 padre Giampietro, trovandosi nel convento di Milazzo, era riuscito a recuperare un pezzettino di trave di legno del tetto del convento realizzato da S. Francesco di Paola. Nel volume inedito “Raccolta di notizie sulla Santa Religione Cattolica e su altri avvenimenti in Santa Teresa di Riva e suoi dintorni”, scritto da Padre Giampietro, sono trascritte le tre autentiche e in esse vi sono elencate le reliquie. Ecco la prima autentica: Tutte queste reliquie nel 1921 padre Paolo Marini le regalò “ad personam” a padre Giampietro, il quale le donò alla Chiesa Madonna del Carmelo di S. Teresa di Riva (dove “ho ricevuto i primi elementi della fede e l’avviamento alla dignità del sacerdozio”). Che fare di queste reliquie? A quasi un secolo di distanza dalla donazione esse sono rimaste sempre racchiuse nelle originarie teche ed esposte solo pochissime volte. Se si potesse realizzare o recuperare, nei pressi del santuario, un locale idoneo dove potere esporre queste reliquie e altri antichi cimeli che provengono dalla chiesetta del 1506, allora sì che si potrebbe pensare di realizzare una tappa in uno dei tanti circuiti religiosi che si svolgono in Sicilia.
...Suorumque Sanctorum venerationem recognovimus sacras particula:
1. Ex ligno Sanctae Crucis D.N.I.C.
2. Ex velo Beatae Marie Virginis
3. Ex veste S. Joseph Sponsi B.M. Virginis
4. Ex ossibus Sancti Pauli Apostuli
5. Ex ossibus S Ambrosii Ep. et Doctoris
6. Ex ossibus S. Basilii Ep. Et Doctoris
7. Ex ossibus S.Dominici Confessoris
8. Ex Ossibus S.Francisci Assistensis
9. Ex ossibus S.Agatae V.e M.10. Ex ossibus S. Luciae V. e M.
Segue in latino tutta la procedura per l’autentica.
La seconda autentica:
1. Ex ossibus S.Felicis a Cantalicio
2. Ex ossibus S.Pancratii M.
3. Ex ossibus S.Theresiae Virginia
4. Ex ossibus S.Honufrii Conf.
5. Ex ossibus Sancti Petri Apostoli
6. Ex ossibus Sancti Nicolai a Toletino
7. Ex tunica S.Josephi a Leonessa
8. Ex reliquis S.Gaetani Tenis
Segue in latino tutta la procedura per l’autentica.
La terza autentica
1. Ex ossibus S. Bernardi a Corleone et B. Felici a Nicosia
2. Ex reliquis S.Rosae Limanae et B.Felici a Nicola
3. Ex reliquis S. Camilli del lellis et S. Carloi Borromei
4. Ex reliquis S. Didaci conf. Et S. Placidi Ab. M.
5. Ex reliquis S. Mattei Apostoli et S.Gregori Magni
6. Ex reliquis S. Filippi Neri et S. Pauli a Cruce
7. Ex reliquis S. Rosae a Viterbo et S. Eustachii Calafato
8. Ex reliquis S. Blasii Ep. Et Mart. Et S. Francisci Salesii
9. Ex reliquis S. Giorgi M. et S. Viti M.
10. Ex reliquis S. Vincentii Ferreri et S. Petri Eremita