Sabato 20 Aprile 2024
Nel 50° della morte nessuna iniziativa a Messina e a Nizza di Sicilia, suo paese d'origine


Salvatore "Tore" Edmondo Calabrò, scultore dimenticato

di Salvatore Coglitore | 19/04/2014 | STORIA

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Il simbolo di Messina e Tore Calabrò

Quest’anno ricorre il 50° anniversario della morte del noto scultore Salvatore "Tore" Edmondo Calabrò nato a Nizza di Sicilia il 26 maggio 1891, da Anna Barbera e da Antonio Calabrò, noto marmista. Tore, appena raggiunta la maggiore età, partì per l'Argentina, dove rimase fino al 1925 e realizzò diverse opere tra le quali le grandi decorazioni del Palazzo municipale di Montevideo. Nel 1925, al suo rientro in Italia, si stabilì a Messina, dove aprì uno studio artistico in via Aurelio Saffi ed ebbe modo di incontrare vari artisti. A Messina eseguì diverse opere, ma tra queste l'opera che contribuì maggiormente alla sua notorietà fu senza dubbio la statua della Madonna della Lettera, che modellò nel 1934. La statua, alta sette metri e riprodotta in bronzo dorato, fu posta sopra un'alta stele, nella punta della “falce” del porto di Messina, al centro del Forte San Salvatore costruito nel 1546.
La statua divenne quindi il simbolo della città di Messina e ancora oggi dà il benvenuto a chi attraversa lo stretto di Messina e si appresta ad approdare sulle coste siciliane con il traghetto. Venne inaugurata con una solenne cerimonia nel 1934 dal pontefice Pio XI, che azionò da Roma il congegno, ideato e messo a punto da Guglielmo Marconi, con il quale si accesero le luci che illuminarono la stele, l'iscrizione sul muraglione del San Salvatore e l'aureola della Madonna.
Nel periodo delle guerra, tra il 1942 e il 1943, su invito del prof. Domenico Puzzolo Sigillo, Tore sfollò a Casalvecchio Siculo, dove grazie all’impegno del sacerdote Mario D’Amico realizzò le pareti e le vetrate della chiesa di Sant’Onofrio Anacoreta, Patrono del paese e dove realizzò anche il trono che ospita l’antico mezzobusto ligneo del Santo. Altre sculture vennero realizzate a Letojanni, nella chiesa di S. Giuseppe, e a Furci Siculo, nel prospetto della chiesa Madonna del Rosario. Tore morì a Messina all'età di 73 anni, il 25 agosto 1964. Purtroppo però sia Nizza di Sicilia, che ha avuto il privilegio di avergli dato i natali, che Messina, che lo aveva adottato culturalmente, lo hanno inspiegabilmente dimenticato. In occasione del 50° della scomparsa di Tore Edmondo Calabrò si intitoli una strada o una piazza a ricordo di questo artista.

Più informazioni: tore edmondo calabrò  


COMMENTI

Annalisa la ferla | il 29/01/2016 alle 18:39:15

Sono d'accordo ,si dovrebbe intitolare una strada una piazza in memoria di un grande artista come Tore Calabro'.......dovremmo essere fieri di un nostro così i illustre artista

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