"Esondazione" a Letojanni, il presidente dell'Amam striglia i tecnici e chiede scusa
di Andrea Rifatto | 19/10/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/10/2018 | ATTUALITÀ
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Il presidente dell'Amam Salvo Puccio
Dura nota del presidente dell’Amam, Salvo Puccio, dopo i fatti accaduti ieri a Letojanni durante i lavori di riparazione alla condotta dell’acquedotto Fiumefreddo, che hanno causato danni e disagi in paese a causa della “esondazione” nel centro abitato di acqua e fango provenienti dal torrente Silemi, dove era stato scaricato il prezioso liquido. In una lettera inviata questa mattina al direttore generale Claudio Cipollini e al personale tecnico, inoltrata per conoscenza ai sindaci di Letojanni e Messina, Puccio chiede notizie ai suoi uffici si quanto accaduto, diffidandoli a dare spiegazioni e scusandosi allo stesso tempo con la comunità letojannese per i disagi subiti. “Apprendo da organi di stampa (basterebbe questo per rappresentare la gravità della situazione) che durante i lavori di ripristino della condotta Fiumefreddo a Letojanni si è avuto un cospicuo sversamento di volumi idrici all’interno del vallone Silemi, ove insistono numerosi plessi turistici e residenziali, oltre alle viabilità di accesso agli stessi – esordisce il presidente Puccio; tale sversamento ha provocato, come risulta evidente dai video e foto allegati al servizio giornalistico, una vera e propria ‘esondazione’ del torrente trasportando detriti lungo l’incisione sino alla foce. Si vuole con la presente stigmatizzare la modalità operativa adottata nel processo di lavorazione che, a parere dello scrivente, non ha tenuto in considerazione ogni più elementare condizione di sicurezza necessaria per l’esecuzione di manovre di che trattasi da parte della ditta appaltatrice delle manutenzioni per il tratto in argomento. Quanto accaduto in tale occasione riveste particolare gravità anche per gli aspetti di comunicazione che sono stati rivolti allo scrivente”. Salvo Puccio, dunque, lamenta di non essere stato informato o comunque nella maniera più consona al ruolo rivestito. Il presidente dell’azienda messinese fa poi un passo indietro parlando della perdita della condotta con la fuoriuscita di acqua a Silemi, segnalata dal Comune almeno da metà settembre: “Tralasciando l’errata comunicazione preliminare di qualche mese fa, con la quale si informava il sottoscritto sull’estraneità di Amam in relazione alle fuoriuscite idriche lamentate dal sindaco di Letojanni, si pone l’accento, in prima istanza, sul notevole lasso di tempo intercorso tra tale data e il riscontro ufficiale sul reale interessamento della condotta Fiumefreddo di competenza gestionale di questa azienda. Non può accettarsi, infatti, che tale condizione di indeterminazione possa essere durata un così lungo lasso di tempo prima che venisse individuata la perdita e procedere quindi al relativo lavoro di manutenzione”. Tornando agli interventi di ieri, Puccio scrive come “ai lavori di manutenzione si sono susseguite delle operazioni di scarico di volumi idrici in totale disprezzo delle più elementari norme sulla sicurezza, senza che venisse allertato l’organo della protezione civile comunale, senza parzializzare le vie di comunicazione e mettere in sicurezza persone e beni posti in posizioni limitrofe alle aree in argomento”. Con lettera chiede quindi al direttore generale di Amam “di relazionare in merito all’accaduto con particolare riferimento al ritardo manifestatosi per l’attuazione delle lavorazioni di manutenzione e sulle reali responsabilità di quanto verificatosi e in particolare di sapere se vi siano responsabilità del personale interno di Amam per i relativi ruoli di competenza specifica. Inoltre si chiede di conoscere se le operazioni di scarico si siano rese necessarie o si sia trattato di un errore di manovra della ditta appaltatrice e quali siano state per la stessa i profili di responsabilità per i fatti. Tali richieste – precisa – devono inquadrarsi in una corretta gestione delle infrastrutture e profilarsi in eventuale ripristino dei danni apportati alla comunità di Letojanni, con la quale mi scuso formalmente a nome di Amam e alla quale chiedo, per tramite del sindaco, la stima di eventuali danni causati a seguito di quanto descritto che, si rappresenta, dovranno essere imputati, eventualmente, alla ditta appaltatrice escutendo, se necessario, la polizza assicurativa o decurtandone la somma sull’importo contrattuale. Si chiede infine di eseguire ulteriori sopralluoghi di concerto con le autorità locali al fine di verificare se quanto accaduto abbia messo a repentaglio infrastrutture presenti lungo l'area in oggetto”.