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S. Teresa, il Comune compra le mattonelle dal consigliere: ora rischia di decadere
di Andrea Rifatto | 25/06/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 25/06/2019 | ATTUALITÀ
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Una delle rampe completate nei giorni scorsi
La nuova spiaggia di S. Teresa di Riva sarà sicuramente più fruibile ma adesso un consigliere comunale rischia di decadere dalla carica. Il Comune ha infatti affidato la fornitura di 400 mattonelle in cemento per completare le rampe sull’arenile alla ditta Trans Edile Srl di Roccalumera, di cui è amministratore unico dal 21 giugno 2011, oltre che proprietario di una quota del 10% (il restante 90% è suddiviso tra i suoi familiari), l’attuale capogruppo consiliare di maggioranza Dario Miano. In base alla Legge regionale 31/1986 Miano si trova in una situazione di incompatibilità, in quanto l’articolo 10 comma 2 prevede che “Non può ricoprire la carica di consigliere provinciale, comunale o di quartiere colui che, come titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento ha parte, direttamente o indirettamente, in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, rispettivamente, nell'interesse della Provincia o del Comune. L'espressione “ha parte”, come rilevato dalla Cassazione, va interpretata “nel senso che l'eletto debba esser tenuto, in forza di un contratto in corso, a effettuare prestazioni nei confronti del Comune, sia che si tratti di appalto di servizi, per sua natura continuativo, sia di appalto avente a oggetto un 'opus’ (lavoro)”. Il legislatore ha ravvisato che l'appalto e la somministrazione (o fornitura) sono contratti di durata e che vi è la continuità del rapporto di fornitura anche se limitato a un arco temporale circoscritto. Dunque il capogruppo è incorso adesso nella condizione di incompatibilità, a differenza di quanto avvenne due anni fa, quando il Comune acquistò sempre dalla Trans Edile mattonelle per la spiaggia per una spesa di 1.897 euro con una determina firmata l'8 giugno 2017, mentre Miano venne eletto consigliere alle Amministrative dell'11 giugno, ossia tre giorni dopo, e da consigliere comunale e amministratore unico dell'azienda incassò soltanto la liquidazione della fattura siglata il 26 settembre. L’affidamento della fornitura è stato deciso dall’Ufficio tecnico comunale dopo che nei giorni scorsi la ditta che sta realizzando le rampe tramite il movimento della sabbia ha comunicato l’insufficienza delle mattonelle per completare il lavoro. Il Comune, evitando di specificare nell’atto che questa necessità si è manifestata perché molte mattonelle sono state risucchiate dal mare durante una mareggiata dello scorso settembre a causa dei ritardi nello smontaggio delle scivole (LEGGI QUI), ha redatto un preventivo da 2mila 500 euro Iva inclusa per l’acquisto di 100 metri quadri di mattonelle delle dimensioni 50x60 centimetri e il responsabile del procedimento, Francesco Scarcella, “sentito il titolare della ditta Trans Edile – si legge nella determina del 14 giugno - il quale ha dato la disponibilità ad eseguire la fornitura”, ha quindi proposto l’affidamento al dirigente dell’Utc Francesco Pagano, che ha approvato la determinazione impegnando le somme, facendo quindi cadere il capogruppo Dario Miano, dopo la sottoscrizione dell'atto, nella situazione di incompatibilità. Le mattonelle sono già state consegnate e posate sulla spiaggia (vedi foto sotto) e tra l’altro non sarebbero ancora sufficienti tanto che alcune rampe sono rimaste incomplete. Cosa prevede la legge in questo caso. Secondo l’articolo 14 della Lr. 31/1986 “Quando successivamente all’elezione si verifichi qualcuna delle condizioni di incompatibilità previste dalla presente legge il Consiglio di cui l'interessato fa parte gliela contesta; il consigliere ha dieci giorni di tempo per formulare osservazioni o per eliminare le cause di ineleggibilità o di incompatibilità; entro dieci giorni successivi alla scadenza del termine il Consiglio delibera definitivamente e, ove ritenga sussistente la causa d'ineleggibilità o di incompatibilità, invita il consigliere a rimuoverla o ad esprimere, se del caso, la opzione per la carica che intende conservare; qualora il consigliere non vi provveda entro i successivi dieci giorni il Consiglio lo dichiara decaduto”. Dunque adesso il Consiglio comunale di S. Teresa può contestare il verificarsi della causa di incompatibilità dando 10 giorni al capogruppo Dario Miano per scegliere se dimettersi dalla carica di consigliere o di amministratore unico della Trans Edile.