Sbarco a Taormina, perse le tracce di quattro migranti in fuga
di Andrea Rifatto | 15/10/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/10/2018 | ATTUALITÀ
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Il mare di Villagonia
Erano almeno dieci gli stranieri a bordo della barca a vela che ieri sera è stata intercettata nel mare antistante Taormina e che questa mattina è stata condotta al porto di Riposto dalla Guardia di Finanza di Messina. Nello scalo catanese sono giunti quattro migranti di origine irachena e iraniana e un uomo di nazionalità russa, che è stato posto in stato di fermo dal Gico della Fiamme Gialle di Catania perché ritenuto uno scafista. Un altro uomo, invece, anche lui russo e ritenuto il secondo scafista, è stato fermato ieri sera dai Carabinieri della Compagnia di Taormina sulla spiaggia di Villagonia, dove era approdato poco prima riuscendo a trasbordare quattro migranti dalla barca a vela, rimasta poco più al largo. I quattro hanno però fatto perdere le loro tracce dileguandosi nell’oscurità tra l’arenile e le scogliere della zona. Lo scafista stava invece tentando di rimettersi in mare per prelevare altre persone dall’imbarcazione “madre”, un natante di circa 6 metri denominato "Koa", ma è rimasto in balia delle onde a causa del mare molto agitato e poco dopo è stato bloccato dai militari dell’Arma. Questa mattina all'arrivo a Riposto il personale del Ministero della Salute è salito a bordo dell'imbarcazione per i controlli sanitari sui quattro migranti rimasti sul natante, tre uomini e una donna in stato di gravidanza, tutti senza documenti, che fino al pomeriggio sono stati sottoposti a fotosegnalamento per l’identificazione, prima di essere trasferiti al Cara di Mineo. Tutti hanno chiesto asilo politico.