Itala, dissequestrata la residenza sanitaria 'Giardino Sui Laghi'
di Andrea Rifatto | 12/06/2019 | CRONACA
di Andrea Rifatto | 12/06/2019 | CRONACA
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L'ingresso della struttura
Disposto il dissequestro della residenza sanitaria assistenziale “Giardino Sui Laghi” di Itala, dove il 20 maggio scorso i carabinieri della Compagnia Messina Sud avevano apposto i sigilli in esecuzione di un decreto di sequestro emesso dal Gip del Tribunale di Messina il 16 maggio. Ieri il Tribunale del Riesame (Antonino Francesco Genovese presidente, Alessia Smedile e Chiara Di Dio Datola a latere) hanno accolto le richieste avanzate dai legali Bonaventura Candido e Rosario Calameri, difensori di Letterio Bello, Pietro Cum e Simone Spinella, rappresentanti della Eurogestione Spa che gestisce la struttura, annullando il decreto di sequestro e disponendo la restituzione della struttura alla Eurogestione. L’intervento della magistratura era scattato perché secondo la Procura vi era la violazione dell’art. 75 del Dpr 380/2001 in quanto la struttura risultava priva di agibilità per assenza del certificato di collaudo e pertanto “il suo utilizzo in violazione delle norme di legge potrebbe provocare gravi danni a carico dei degenti in caso di cedimento strutturale”. Sotto indagine si trovano al momento sette persone. I difensori hanno fatto presente come il certificato di collaudo sia stato redatto l’11 marzo di quest’anno e depositato il 13 e perfezionato dalla relativa attestazione del Genio civile del 2 aprile e che inoltre, con provvedimento del 24 maggio, il Comune di Itala ha attestato la sussistenza delle condizioni per il rilascio dell’agibilità e ha quindi consentito alla rsa "Giardino sui Laghi” l’utilizzo dell’immobile con effetto immediato. Il Riesame ha accertato come il certificato di collaudo andasse presentato entro 60 giorni dall’ultimazione dei lavori (18 novembre 2013) e la sua mancanza non abbia precluso l’accreditamento della struttura da parte dell’Asp il cui funzionario ha confermato che l’agibilità e il collaudo statico sono sicuramente requisiti indefettibili che una rsa deve avere per essere accreditata”. La Eurogestione, in quella sede, aveva prodotto la richiesta di certificazione di agibilità al Comune e la perizia giurata attestante il possesso dei requisiti per ottenere dal Comune l’agibilità e il collaudo statico, documentazione che appariva sufficiente ai fini dell’asseverazione da parte dell’Asp. La Procura aveva però rilevato come la mancanza del certificato statico avesse indotto anche la Prefettura, che aveva adibito la struttura a Cas nell’agosto 2017 per ospitare 50 richiedenti protezione internazionale, ad avviare il graduale trasferimento dei migranti Il Riesame evidenzia quindi come il rilascio del collaudo statico “fa cessare la condotta antigiuridica” producendo i suoi effetti sul piano del periculum, che deve pertanto ritenersi venuto meno. Per gli inquirenti l’ottenimento del certificato di agibilità in data successiva al sequestro è avvenuta secondo una “dinamica sospetta” ma il Riesame si è limitato all’ambito tracciato dal reato che sanziona la mancanza del certificato di collaudo, ritenendo che l’assenza di agibilità rimanga estranea alla contestazione trattata e che comunque non possa costituire, sul piano del periculum, una conseguenza antigiuridica ulteriore prodotta dalla condotta punita dalla legge sul collaudo. Il decreto di sequestro è stato quindi annullato con la restituzione della struttura alla Eurogestione Spa. “Come avevamo anticipato il sequestro della rsa si fondava su risultanze di indagini molto datate che non tenevano conto di elementi nuovi nelle more intervenuti – commenta l’avvocaro Bonaventura Candido - tra questi il certificato di collaudo che portato all’esame dei giudici del Tribunale del Riesame ha subito determinato l’annullamento del sequestro per insussistenza del dedotto pericum”.