Mercoledì 26 Febbraio 2025
Il capogruppo della minoranza di Santa Teresa commenta la fuoriuscita del consigliere


L'addio di Santino Veri, Bartolotta: "Elettori traditi, caduto nell'imboscata del sindaco"

di Andrea Rifatto | oggi | POLITICA

907 Lettori unici

Nino Bartolotta ha guidato la minoranza dal 2022

Con l’addio del consigliere Santino Veri, il gruppo consiliare di minoranza formalmente non esiste più all’interno del Consiglio comunale di Santa Teresa di Riva, visto che è venuto meno il numero minimo di quattro componenti e tutti passano al gruppo Misto. A guidarlo in questi due anni e mezzo è stato Nino Bartolotta, candidato sindaco alle elezioni del 2022, al quale abbiamo posto alcune domande al termine della seduta in cui Veri ha annunciato il suo passaggio a consigliere indipendente.

Bartolotta, si aspettava l’addio di Veri? Ormai la distanza tra voi era evidente…
«Lo sapevamo da tempo, me ne ha parlato quattro mesi fa annunciandomi che avrebbe preso questa decisione. Io sono per le libertà e penso che ognuno deve fare politica come, dove e quando gli piace. Ha fatto questa scelta, che non condivido, una scelta maturata nel tempo, anche con un condizionamento ambientale che ha vissuto all’interno del palazzo comunale»

Che intende?
«Non si può andare a cena con il sindaco, per fare un esempio, e l’indomani mattina ergersi a paladino dell’opposizione per denunciare le cose che non vanno bene in questo paese. Questo tipo di condizionamento alla fine lo ha portato a collocarsi in una posizione più neutrale e più gestibile dal suo punto di vista, per quello che è il suo modo di fare politica, frequentando il Palazzo, fare il “principe” di Misserio e risolvere i problemi della sua comunità, a modo suo. Questo non è il ruolo che la comunità ha assegnato a lui e a noi, noi siamo sempre andati avanti con la barra dritta, siamo e rimaniamo opposizione»

Quindi Veri ha tradito il mandato affidatovi dagli elettori?
«Certo, lo hanno eletto per assolvere ad un compito che non è quello che sta svolgendo. Nascondersi dietro l’interesse del paese per stare con la maggioranza è un ragionamento di convenienza, tutti lavoriamo per il bene del paese, c’è qualcuno che può dire che io non lo faccio? Ognuno lo fa a modo suo, con le sua capacità, la sua intelligenza e il proprio modo di fare politica, non necessariamente attraverso le segrete stanze del Palazzo dove si è amici con tutti e tutti fanno favori: questi sono i suoi ragionamenti. Il suo modo di fare non si sposa con il ruolo che gli ha affidato l’elettorato, se voleva fare questo non può fare l’opposizione, tanto è vero che in questi anni con molta fatica siamo riusciti a gestire un gruppo unitario e lo ringrazio per il contributo che ha dato alla nostra attività politica» 

Allora c’è lo zampino del sindaco dietro questo addio?
«Veri ha fatto il gioco del sindaco, è caduto nella sua imboscata, anima e corpo, e ora si sente ben felice di trovarsi là. Alla fine non ce l’ha fatta più, si è arreso, ha alzato bandiera bianca di fonte alla pressioni del sindaco, del Palazzo, di fronte a quella parte politica che aveva il solo scopo di indebolirci ed è andata a puntare sul punto debole del nostro gruppo, che era lui. Gli auguro buona fortuna, Dio lo benedica, il futuro gli darà ragione o meno»

Un addio legato ad ambizioni future?
«Probabilmente Santino Veri sta preparando anche una strada che guarda al suo futuro e al suo destino personale, più che a quello del gruppo e del paese. Se avessi voluto guardare al mio destino personale, questo accordo lo avrei dovuto fare io il giorno dopo le elezioni e probabilmente sarebbero stati ben felici dall’altra parte di rendermi innocuo, ma non l’ho fatto per una scelta di coerenza e per una mia storia politica. E poi non ho la necessità di frequentare le segrete stanze del Palazzo per far cambiare una lampadina, se è necessario lo faccio alla luce del sole, senza chiedere cortesie».


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.