Giovedì 21 Novembre 2024
Pareri contrari in Prefettura all'utilizzo delle aree di servizio chiesto dai sindaci


Vie di fuga sull'A18: fallito il tentativo di S. Teresa e S. Alessio

di Andrea Rifatto | 07/12/2018 | ATTUALITÀ

2020 Lettori unici | Commenti 1

L'accesso all'area di servizio Barracca Ovest

Niente vie di fuga sull’A18 per S. Teresa e S. Alessio. Come si era già intuito il 5 novembre durante il sopralluogo, le aree di servizio autostradali A18 “Barracca est” e “Barracca ovest” di S. Teresa non saranno utilizzate per l’accesso all’autostrada per i mezzi di soccorso, soprattutto in caso di eventuali situazioni di emergenza e con la chiusura della passerella sul torrente Agrò. La conferma è arrivata ieri in Prefettura, durante un vertice al quale hanno partecipato il sindaco di S. Alessio, Giovanni Foti (delegato anche dall’Amministrazione comunale di S. Teresa, assente al tavolo), il prefetto Maria Carmela Librizzi e rappresentanti del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e della Polizia stradale di Messuna. Dopo un primo incontro in prefettura il 26 ottobre nel quale il prefetto aveva aperto alla possibilità di aprire le due “vie di fuga”, un mese fa, durante la visita sui luoghi, erano sorte perplessità sulla richiesta avanzata dai sindaci di S. Teresa e S. Alessio. Dubbi che ieri sono stati confermati. “La Polstrada e i Vigili del Fuoco hanno espresso parere negativo – spiega Foti – in particolare perché non ritengono sufficientemente adeguate per il passaggio dei mezzi le stradine che collegano S. Teresa con le aree di servizio. Lo stesso Cas in linea di massima si è detto contrario ma è stato evidenziato al tavolo che, esclusivamente per fatti eccezionali, si potrà valutare se aprire i varchi ai mezzi di soccorso”. Le stradine di accesso, per essere adeguate, necessiterebbe di lavori costosi e a assumersi gli onerj dovrebbe essere il Comune di S. Teresa. Gli amministratori dei due comuni cercavano però di arrivare ad una soluzione permanente e non tampone per l’utilizzo delle aree di servizio autostradali e dunque il tentativo è fallito. Il Cas, tra l’altro, aveva puntualizzato già un mese fa di escludere la riapertura dell’ingresso all’area di servizio “Barracca ovest” per chi proviene da Messina, sbarrato con new jersey in cemento da circa due anni. Dunque se dovesse essere chiusa la passerella sull’Agrò in caso di piena del torrente il territorio sarà diviso in due e l’unica alternativa rimarranno i caselli autostradali di Roccalumera e Giardini.


COMMENTI

Vincent FIOCCO | il 08/12/2018 alle 15:00:06

E se ci fosse una urgenza medica, il tempo di fare il giro da Roccalumera o Giardini, la persona sarà morta. Si cercherà un responsabile che non troveremo mai. SI DEVE AGGIRE ORA, DOMANI SARA TROPPO TARDI le soluzioni ci sono : 1°) "Riminarsi" per rifare il vecchio ponte 2°) Cambiare il sistema di blocco del vecchio ponte in modo che si potesse riaprire (rapidamente) per lasciar passare una ambulanza.

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